lunedì 11 gennaio 2016

Sbocchi Professionali del Perito Agrario

Alla fine del percorso di studi presso il Nostro Istituto uno Studente consegue il Diploma di

PERITO AGRARIO
Cercheremo oggi di darvi maggiori informazioni sugli sbocchi professionali del Perito Agrario


Definizione 
Il Perito agrario è un tecnico polivalente che svolge compiti che possono spaziare dalla conduzione di aziende agricole, all'assistenza tecnica o consulenza nel settore agroalimentare.

Il Perito Agrario può scegliere se iniziare a lavorare subito dopo il diploma o continuare con gli studi universitari.

Proseguimento degli studi
Accesso a tutte le Facoltà Universitarie; la più indicata è la facoltà di Agraria ed equipollenti. Le scelte non universitarie sono le scuole di Specializzazione nel settore lattiero-caseario, nel settore vitivinicolo; corsi di specializzazione regionali per Impiantisti e manutentori di parchi e giardini, Tecnico florovivaista.


Compiti e principali attività 
Le attività che possono essere svolte dal Perito agrario (secondo quanto previsto dalla Legge 434/68 e dalla Legge 54/91), ossia da coloro che abbiano conseguito il diploma di perito agrario e l'abilitazione all'esercizio della professione e siano iscritti all'Albo professionale sono le seguenti: 
• direzione, amministrazione e gestione di aziende agrarie e zootecniche;
• progettazione, direzione e collaudo di opere di miglioramento fondiario e di trasformazione di prodotti agrari e relative costruzioni limitatamente alle medie aziende, il tutto in struttura ordinaria; 
• misura, stima, divisione dei fondi rustici, delle costruzioni e delle aziende agrarie e zootecniche, anche ai fini dei mutui fondiari; 
• lavori catastali, topografici, cartografici e tipi di frazionamento, inerenti le piccole e medie aziende e relativi al catasto terreni ed al catasto urbano; 
• stima dei tabacchi e lavori nella tecnica dei tabacchi, stima delle colture erbacee ed arboree e loro prodotti e valutazione degli interventi fitosanitari; 
• valutazione dei danni alle colture, stima di scorte e dei miglioramenti fondiari agrari e zootecnici, nonché le operazioni di consegna e di riconsegna dei beni rurali e relativi bilanci e liquidazioni; 
• direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, la direzione e la manutenzione di giardini anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree urbane; 
• rotazioni agrarie; 
• curatela di aziende agrarie e zootecniche; 
• consulenza, stime di consegna e riconsegna, controlli analitici, funzioni di perito di arbitratore per i settori di specializzazione enotecnici, caseari, elaiotecnici ed altri; 
• progettazione e direzione di piani aziendali ed interaziendali di sviluppo agricolo limitatamente alle medie aziende; 
• attività tecniche connesse agli accertamenti, alla valutazione ed alla liquidazione degli usi civici; 
• assistenza tecnica ai produttori agricoli singoli ed associati.

Competenze 
Lo svolgimento delle attività indicate richiede una preparazione di base inerente il settore primario e il sistema agroalimentare. Le conoscenze specifiche e le capacità tecnico/professionali comprendono teorie, metodi, tecniche e strumenti per intervenire ed affrontare problematiche inerenti la produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli, la gestione economica ed amministrativo/ contabile di aziende agricole, problematiche ambientali. 

Situazione di lavoro
Il Perito agrario è un tecnico polivalente che, se esercita in forma libero professionale, può svolgere tutte le attività indicate precedentemente. Se il perito opera in un contesto agricolo o industriale in forma dipendente svolgerà compiti più circoscritti che possono spaziare dalla conduzione di aziende agricole, all'assistenza tecnica, ecc. 

Percorsi formativi 
La qualificazione richiesta per esercitare la professione è il possesso del diploma di perito agrario, l'avere conseguito l'abilitazione professionale ed essere iscritti all'Albo dei Periti Agrari. L'abilitazione all'esercizio della professione è subordinata al compimento di un periodo di pratica biennale presso un perito agrario o un dottore in scienze agrarie o forestali iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno un quinquennio ovvero allo svolgimento per almeno tre anni di attività agricola subordinata, anche al di fuori di uno studio professionale, ed al superamento al termine del biennio o del triennio dell'esame di Stato di abilitazione. Oltre allo svolgimento dell'attività libero professionale i Periti agrari trovano collocazione anche come tecnici nell'industria agroalimentare, come addetti al controllo di qualità in diversi punti della filiera produttiva, come tecnici esperti addetti al controllo produttivo ed all'assistenza tecnica nelle aziende che seguono linee produttive dell'agricoltura integrata e biologica, come tecnico addetto alla progettazione, allestimento e manutenzione di spazi verdi pubblici e privati, come tecnico del settore ambientale nella valutazione di impatto ambientale e progetti di mitigazione; come tecnico ed esperto negli studi di pianificazione urbana e territoriale, come progettista nelle opere di miglioramento fondiario, come tecnico progettista nelle opere di restauro ambientale e paesaggistico, come direttore di parchi ed aree protette. 

Tendenze occupazionali 
La necessità di adeguare la pratica agricola e renderla compatibile con le crescenti esigenze di protezione e difesa dell'ambiente, la tutela del territorio e delle biodiversità, la riscoperta del ruolo positivo del settore paesaggistico e della progettazione degli spazi verdi hanno permesso di aprire nuove ed interessanti prospettive di lavoro libero professionale per il Perito agrario che appare come una figura caratterizzata da buona rilevanza ed occupabilità.



Per ulteriori dettagli link:
Collegio dei Periti Agrari
Coldiretti - Perito Agrario: chi è e cosa fa


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