Alla fine del percorso di studi presso il Nostro Istituto uno Studente consegue il Diploma di
PERITO AGRARIO
Cercheremo oggi di darvi maggiori informazioni sugli sbocchi professionali del Perito Agrario
Definizione
Il Perito agrario è un tecnico polivalente che svolge compiti che possono
spaziare dalla conduzione di aziende agricole, all'assistenza tecnica o
consulenza nel settore agroalimentare.
Il Perito Agrario può scegliere se iniziare a lavorare subito dopo il diploma o continuare con gli studi universitari.
Proseguimento degli studi
Accesso a tutte le Facoltà Universitarie; la più indicata è la facoltà di
Agraria ed equipollenti. Le scelte non universitarie sono le scuole di
Specializzazione nel settore lattiero-caseario, nel settore vitivinicolo;
corsi di specializzazione regionali per Impiantisti e manutentori di
parchi e giardini, Tecnico florovivaista.
Compiti e principali attività
Le attività che possono essere svolte dal Perito agrario (secondo quanto
previsto dalla Legge 434/68 e dalla Legge 54/91), ossia da coloro che
abbiano conseguito il diploma di perito agrario e l'abilitazione all'esercizio
della professione e siano iscritti all'Albo professionale sono le seguenti:
• direzione, amministrazione e gestione di aziende agrarie e zootecniche;
• progettazione, direzione e collaudo di opere di miglioramento fondiario
e di trasformazione di prodotti agrari e relative costruzioni limitatamente
alle medie aziende, il tutto in struttura ordinaria;
• misura, stima, divisione dei fondi rustici, delle costruzioni e delle
aziende agrarie e zootecniche, anche ai fini dei mutui fondiari;
• lavori catastali, topografici, cartografici e tipi di frazionamento, inerenti
le piccole e medie aziende e relativi al catasto terreni ed al catasto
urbano;
• stima dei tabacchi e lavori nella tecnica dei tabacchi, stima delle colture
erbacee ed arboree e loro prodotti e valutazione degli interventi
fitosanitari;
• valutazione dei danni alle colture, stima di scorte e dei miglioramenti
fondiari agrari e zootecnici, nonché le operazioni di consegna e di
riconsegna dei beni rurali e relativi bilanci e liquidazioni;
• direzione e manutenzione di parchi e la progettazione, la direzione e la
manutenzione di giardini anche localizzati, gli uni e gli altri, in aree
urbane;
• rotazioni agrarie;
• curatela di aziende agrarie e zootecniche;
• consulenza, stime di consegna e riconsegna, controlli analitici, funzioni
di perito di arbitratore per i settori di specializzazione enotecnici,
caseari, elaiotecnici ed altri;
• progettazione e direzione di piani aziendali ed interaziendali di sviluppo
agricolo limitatamente alle medie aziende;
• attività tecniche connesse agli accertamenti, alla valutazione ed alla
liquidazione degli usi civici;
• assistenza tecnica ai produttori agricoli singoli ed associati.
Competenze
Lo svolgimento delle attività indicate richiede una preparazione di base
inerente il settore primario e il sistema agroalimentare. Le conoscenze
specifiche e le capacità tecnico/professionali comprendono teorie, metodi,
tecniche e strumenti per intervenire ed affrontare problematiche inerenti la
produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli, la gestione
economica ed amministrativo/ contabile di aziende agricole, problematiche
ambientali.
Situazione di lavoro
Il Perito agrario è un tecnico polivalente che, se esercita in forma libero
professionale, può svolgere tutte le attività indicate precedentemente. Se il
perito opera in un contesto agricolo o industriale in forma dipendente
svolgerà compiti più circoscritti che possono spaziare dalla conduzione di
aziende agricole, all'assistenza tecnica, ecc.
Percorsi formativi
La qualificazione richiesta per esercitare la professione è il possesso del
diploma di perito agrario, l'avere conseguito l'abilitazione professionale ed
essere iscritti all'Albo dei Periti Agrari. L'abilitazione all'esercizio della
professione è subordinata al compimento di un periodo di pratica biennale
presso un perito agrario o un dottore in scienze agrarie o forestali iscritti ai
rispettivi albi professionali da almeno un quinquennio ovvero allo svolgimento
per almeno tre anni di attività agricola subordinata, anche al di fuori di uno
studio professionale, ed al superamento al termine del biennio o del triennio
dell'esame di Stato di abilitazione.
Oltre allo svolgimento dell'attività libero professionale i Periti agrari trovano
collocazione anche come tecnici nell'industria agroalimentare, come addetti
al controllo di qualità in diversi punti della filiera produttiva, come tecnici
esperti addetti al controllo produttivo ed all'assistenza tecnica nelle aziende
che seguono linee produttive dell'agricoltura integrata e biologica, come
tecnico addetto alla progettazione, allestimento e manutenzione di spazi verdi
pubblici e privati, come tecnico del settore ambientale nella valutazione di
impatto ambientale e progetti di mitigazione; come tecnico ed esperto negli
studi di pianificazione urbana e territoriale, come progettista nelle opere di
miglioramento fondiario, come tecnico progettista nelle opere di restauro
ambientale e paesaggistico, come direttore di parchi ed aree protette.
Tendenze occupazionali
La necessità di adeguare la pratica agricola e renderla compatibile con le
crescenti esigenze di protezione e difesa dell'ambiente, la tutela del territorio
e delle biodiversità, la riscoperta del ruolo positivo del settore paesaggistico e
della progettazione degli spazi verdi hanno permesso di aprire nuove ed
interessanti prospettive di lavoro libero professionale per il Perito agrario che
appare come una figura caratterizzata da buona rilevanza ed occupabilità.
Per ulteriori dettagli link:
Collegio dei Periti Agrari
Coldiretti - Perito Agrario: chi è e cosa fa
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