martedì 17 novembre 2015

Intervista al Prof. Giuseppe Arrabito: "Perchè iscriversi all'Istituto Tecnico Agrario Q. Cataudella di Scicli, oggi"?

Continuiamo la serie di interviste rivolte ai Nostri Docenti, i quali ci spiegheranno cosa pensano del Nostro Istituto ed il perché un adolescente che completa la scuola media e deve decidere in quale istituto superiore iscriversi, potrebbe indirizzarsi verso il Nostro.
Oggi il parere, le indicazioni ed i consigli del Prof. Giuseppe Arrabito, docente di Estimo, Produzioni Vegetali ed altre discipline tecniche del Nostro Istituto.
Il prof. Arrabito, oltre che uno dei Nostri Insegnanti con maggiore esperienza (in quanto insegna qui praticamente da sempre) è anche uno dei due referenti del Dirigente Scolastico, quindi vi invitiamo a seguire con interesse i suoi consigli.
Domanda: - "Prof. Arrabito, perchè iscriversi all'Istituto Tecnico Agrario "Q. Cataudella" di Scicli (RG), oggi?".
 

Risposta: - "L’assunto da cui partire è rappresentato dal settore che ha visto nascere l’agricoltura intensiva in provincia di Ragusa e che oggi ha bisogno di una spinta innovativa e qualitativa.

La nostra Istituzione scolastica, anche a causa della perdurante difficoltà economica, si è trovata situata in un crocevia mobile, costretta a fronteggiare spinte e dinamiche talora ostili nella crisi del settore che essa è deputata ad istruire.

Oggi nei sistemi più evoluti la globalizzazione dei mercati dei prodotti agricoli ha portato ad un’evoluzione delle strutture, delle tecniche produttive e ad una maggiore competitività con altre realtà agricole.

L’agricoltura moderna tende a sfruttare tecnologie sempre più innovative e con minore impatto ambientale e guarda sempre con maggiore attenzione alla salute del consumatore.

Il rilancio della figura del perito agrario può rappresentare in tal senso una via di svolta con compiti aventi come capacità principale e fondamentale la competenza necessaria ad individuare le scelte tecniche più opportune in relazione alla gestione degli innumerevoli aspetti produttivi correlati all’ambiente agricolo, zootecnico, all’industria di trasformazione e conservazione dei prodotti e alla gestione delle aziende nei diversi contesti di produzione.

Il nostro scopo deve essere quello di formare i futuri tecnici in sinergia operativa con il territorio. I giovani periti agrari, in tale contesto, devono avere un ruolo di primaria importanza  nel fornire servizi informativi di supporto alle aziende, nel guidare l’agricoltore nel passaggio da un’innovazione ad un’altra e nello svolgere un ruolo di collegamento importante anche col sistema industriale e il mercato. Dobbiamo essere competitivi e vincere la sfida. Per questo abbiamo bisogno di risorse umane e personale tecnico su cui investire per valorizzare e implementare la qualità del prodotto tipico e locale nel pieno rispetto dello sviluppo sostenibile".
Prof. Giuseppe Arrabito 


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