venerdì 11 novembre 2016

SAN MARTINO: "IL CAPODANNO AGRARIO"

ITA Scicli festeggia SAN MARTINO
"IL CAPODANNO AGRARIO"
La tradizione agricola italiana vuole che l'undici novembre, giorno in cui secondo il calendario cattolico ricorre San Martino, sia l'inizio dell'Annata Agraria. Una sorta, appunto, di capodanno del mondo agricolo.



   
La motivazione ha origini molto antiche: fin dai tempi dei grandi latifondi terrieri. Infatti, dalla metà di novembre in poi si cominciava a preparare i terreni per le nuove semine, in particolare per il grano. Di conseguenza fu scelto il giorno di San Martino come data di scadenza per i vecchi contratti di lavoro che erano annuali e che potevano essere rinnovati oppure no. Per il contadino al quale non veniva rinnovato, significava perdere non solo il lavoro, ma anche la casa. In questo giorno avvenivano quindi i traslochi e spesso s'incrociavano le famiglie che andavano e quelle che tornavano.
Per chi aveva scampato il pericolo della fame e la paura per ciò che poteva accadere nel nuovo anno agrario, il giorno di San Martino si trasformava in un giorno di festa, favorita dal vino “vecchio” che proprio in questi giorni occorreva finire per pulire le botti e lasciarle pronte per la nuova annata.
In seguito, nel corso dei decenni, fino ai giorni nostri, molte tradizioni sono cambiate, ma la Festa di San Martino rimane legata ad innumerevoli vicende e proverbi. In Romagna, terra di antiche tradizioni vinicole, affermano che “Par Sa' Marten u s'imbariega grend e znèn”, cioè “per San Martino s’ubriaca il grande e il piccino”. Oppure: “Per San Martino si spilla il botticino”; e ancora, “Per San Martino cadon le foglie e si spilla il vino”. Ma in questi giorni scorre a fiumi anche il vino novello: è risaputo infatti che “Per San Martino ogni mosto è vino”.
Ovviamente, come ogni anno, Tutto il Nostro Istituto - alunni, insegnanti, dirigenti e personale non docente - fortemente legato alle antiche tradizioni eno-gastronomiche del territorio, non poteva non omaggiare una data così importante. Di conseguenza oggi un paio d'ore di "attività laboratoriali" sono state dedicate alle degustazioni dei tipici prodotti legati alla Festa di San Martino; immancabili le Frittelle della Prof.ssa Rosa Gallaro.
Inoltre abbiamo spillato il primo vino: un "cerasuolo" frivolo, con un bellissimo rosso brillante, ancora un po' giovane ma esperto, di eccellente e quasi sorprendente qualità, e che ha anche avuto risvolti... leggermente... allucinanti...
- Vero Giulio? Era Buono???...